La scuola è un posto aperto anche quando è al chiuso!
All’interno dei tre giorni dedicati all’educazione a Modena, dal titolo Immaginabili futuri, anche le nostre scuole Madonna Pellegrina hanno dedicato alcune ore aprendosi al territorio. Dalle ore 16:30 alle 19, giovedì 5 dicembre, si è eccezionalmente aperta e bambine e bambini e adulti sono stati insieme a scuola a fare laboratori e a domandarsi quale risorsa sia e possa essere la scuola.
Sono stati pensati diversi laboratori che raccontano in modo concreto come la nostra scuola, intesa come un’unica istituzione che comprende nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria, desidera essere aperta alle persone che la frequentano, aperta al territorio e alle domande di senso che orientano il pensiero pedagogico.
Le bambine e i bambini dal nido alla scuola primaria hanno vissuto a rotazione queste esperienze laboratoriali. Come accade per il progetto educativo i bambini di diversa età si incontrano e sperimentano come tutti possano essere una preziosa risorsa per gli altri.
Proprio come accade in una città, ogni cittadino è portatore della sua specificità e ricchezza. Essendo un’iniziativa della città, anche bambine e bambini di altre scuole hanno potuto intervenire. Anche i genitori e gli adulti hanno potuto partecipare a questa iniziativa, partecipando ai cerchi di narrazione, secondo il progetto che da tanto tempo ha permeato le nostre prassi alla scuola Madonna Pellegrina.
Chi ha partecipato ha potuto condividere la propria idea di scuola e concretamente ha potuto condividere quali esperienze e desideri per il futuro della scuola siano generative ed aperte sul futuro per bambine e bambini.
Alcune testimonianze dei genitori sono state le seguenti:
La scuola fa sperimentare amicizie e conflitti insieme ad adulti che vogliono loro bene.
Penso alla scuola come una seconda casa.
Altri hanno condiviso quale aspetto sia fondamentale nella scuola per loro:
Relazioni
Crescita
Comunità
Fiducia
I genitori hanno partecipato al termine della narrazione alla realizzazione del plastico della scuola, laboratorio creativo al quale hanno partecipato adulti e bambini. Allo stesso modo, accade a scuola dove la comunità scolastica si prende cura di bambine e bambini in forza dell’alleanza educativa che c’è con le famiglie.
Tutti i laboratori progettati avevano l’obiettivo di fare vivere la scuola insieme ad altri bambini di età diverse, giocando. Alcuni insegnanti hanno proposto un laboratorio ritmico e motorio dal titolo Ognuno ha il suo ritmo: i bambini hanno fatto percorsi, ballando a ritmo nella palestra della scuola dell’infanzia.
Altre insegnanti hanno proposto la lettura dell’albo The little gardener e come accade al protagonista dell’albo hanno costruito fiori di carta di cui prendersi cura.
Il nostro progetto educativo quest’anno si occupa di parole e gesti di cura e così, come piccoli giardinieri, hanno posto i fiori in un innaffiatoio, che poi è stato posto nel plastico della Scuola che vorrei.
Nel nostro atelier, alcune insegnanti hanno allestito un laboratorio creativo con materiale di recupero per progettare, costruire insieme una scuola, con bambini e genitori. La creatività ha dato modo a ciascuno di apportare modifiche e mettere concretamente il proprio apporto. In seguito alle narrazioni e alle riflessioni dei genitori, c’è stata una bella rielaborazione progettuale collettiva che ha arricchito il plastico, realizzato con materiale di recupero.
Alcuni insegnanti hanno proposto la lettura dell’albo Pezzettino per fare un viaggio alla scoperta della propria unica identità. Ogni persona percorre un viaggio alla scoperta della propria specialità e trae gioia, fiducia nel futuro insieme quando la comunità che si abita la accoglie come una ricchezza. Anche le parole dei nostri gemellaggi del progetto educativo di quest’anno scolastico: Ti vedo, Prendersi per mano, Ascolto, Abbraccio sono parole che raccontano di incontri, amicizie, giornate condivise e sono costruite di piccoli tasselli colorati che insieme formano le nostre parole di cura.
Il laboratorio tecnologico con LegoWeDo. Anche se con altre risorse, ha donato l’occasione ai bambini di costruire piccoli oggetti che, progettati e messi in movimento, hanno entusiasmato l’azione di progettazione e la gioia di aver realizzato questi progetti a piccolo gruppo.
Anche i travasi montessoriani a tema autunnale hanno dato modo ai più piccini di esplorare il materiale naturale con i cinque sensi. Per la nostra comunità è stato un pomeriggio molto ricco per vivere la scuola e abitarla nella gioia del fare scuola con tanti linguaggi didattici così da imparare facendo, allargando le proprie cerchie di amicizia, sentendo queste proposte pensate con uno stile educativo laboratorio e multisensoriale così da aprirsi davvero sulla realtà.
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All’interno dei tre giorni dedicati all’educazione a Modena, dal titolo Immaginabili futuri, anche le nostre scuole Madonna Pellegrina hanno dedicato alcune ore aprendosi al territorio. Dalle ore 16:30 alle 19, giovedì 5 dicembre, si è eccezionalmente aperta e bambine e bambini e adulti sono stati insieme a scuola a fare laboratori e a domandarsi quale risorsa sia e possa essere la scuola.
Sono stati pensati diversi laboratori che raccontano in modo concreto come la nostra scuola, intesa come un’unica istituzione che comprende nido, scuola dell’infanzia e scuola primaria, desidera essere aperta alle persone che la frequentano, aperta al territorio e alle domande di senso che orientano il pensiero pedagogico.
Le bambine e i bambini dal nido alla scuola primaria hanno vissuto a rotazione queste esperienze laboratoriali. Come accade per il progetto educativo i bambini di diversa età si incontrano e sperimentano come tutti possano essere una preziosa risorsa per gli altri.
Proprio come accade in una città, ogni cittadino è portatore della sua specificità e ricchezza. Essendo un’iniziativa della città, anche bambine e bambini di altre scuole hanno potuto intervenire. Anche i genitori e gli adulti hanno potuto partecipare a questa iniziativa, partecipando ai cerchi di narrazione, secondo il progetto che da tanto tempo ha permeato le nostre prassi alla scuola Madonna Pellegrina.
Chi ha partecipato ha potuto condividere la propria idea di scuola e concretamente ha potuto condividere quali esperienze e desideri per il futuro della scuola siano generative ed aperte sul futuro per bambine e bambini.
Alcune testimonianze dei genitori sono state le seguenti:
La scuola fa sperimentare amicizie e conflitti insieme ad adulti che vogliono loro bene.
Penso alla scuola come una seconda casa.
Altri hanno condiviso quale aspetto sia fondamentale nella scuola per loro:
Relazioni
Crescita
Comunità
Fiducia
I genitori hanno partecipato al termine della narrazione alla realizzazione del plastico della scuola, laboratorio creativo al quale hanno partecipato adulti e bambini. Allo stesso modo, accade a scuola dove la comunità scolastica si prende cura di bambine e bambini in forza dell’alleanza educativa che c’è con le famiglie.
Tutti i laboratori progettati avevano l’obiettivo di fare vivere la scuola insieme ad altri bambini di età diverse, giocando. Alcuni insegnanti hanno proposto un laboratorio ritmico e motorio dal titolo Ognuno ha il suo ritmo: i bambini hanno fatto percorsi, ballando a ritmo nella palestra della scuola dell’infanzia.
Altre insegnanti hanno proposto la lettura dell’albo The little gardener e come accade al protagonista dell’albo hanno costruito fiori di carta di cui prendersi cura.
Il nostro progetto educativo quest’anno si occupa di parole e gesti di cura e così, come piccoli giardinieri, hanno posto i fiori in un innaffiatoio, che poi è stato posto nel plastico della Scuola che vorrei.
Nel nostro atelier, alcune insegnanti hanno allestito un laboratorio creativo con materiale di recupero per progettare, costruire insieme una scuola, con bambini e genitori. La creatività ha dato modo a ciascuno di apportare modifiche e mettere concretamente il proprio apporto. In seguito alle narrazioni e alle riflessioni dei genitori, c’è stata una bella rielaborazione progettuale collettiva che ha arricchito il plastico, realizzato con materiale di recupero.
Alcuni insegnanti hanno proposto la lettura dell’albo Pezzettino per fare un viaggio alla scoperta della propria unica identità. Ogni persona percorre un viaggio alla scoperta della propria specialità e trae gioia, fiducia nel futuro insieme quando la comunità che si abita la accoglie come una ricchezza. Anche le parole dei nostri gemellaggi del progetto educativo di quest’anno scolastico: Ti vedo, Prendersi per mano, Ascolto, Abbraccio sono parole che raccontano di incontri, amicizie, giornate condivise e sono costruite di piccoli tasselli colorati che insieme formano le nostre parole di cura.
Il laboratorio tecnologico con LegoWeDo. Anche se con altre risorse, ha donato l’occasione ai bambini di costruire piccoli oggetti che, progettati e messi in movimento, hanno entusiasmato l’azione di progettazione e la gioia di aver realizzato questi progetti a piccolo gruppo.
Anche i travasi montessoriani a tema autunnale hanno dato modo ai più piccini di esplorare il materiale naturale con i cinque sensi. Per la nostra comunità è stato un pomeriggio molto ricco per vivere la scuola e abitarla nella gioia del fare scuola con tanti linguaggi didattici così da imparare facendo, allargando le proprie cerchie di amicizia, sentendo queste proposte pensate con uno stile educativo laboratorio e multisensoriale così da aprirsi davvero sulla realtà.